
Decreto Sostegni 2021: gli aiuti per imprese, professionisti e partite iva
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto “Sostegni” recante Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.
Nelle righe che seguono è proposta una sintesi delle misure elaborate dal Governo.
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Contributo a fondo perduto per imprese, professionisti e partite iva
Indipendentemente dal codice ATECO, spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato 2019.
L’aiuto va da un minimo di 1000 euro (2.000 per le società) a un massimo di 150.000 euro.
Il meccanismo dell’indennizzo prevede 5 fasce:
- 60% per fatturato fino a 100.000;
- 50% per fatturato da 100.000 e 400.000;
- 40% per fatturato da 400.000 e 1 milione;
- 30% per fatturato da 1 a 5 milioni;
- 20% per fatturato da 5 a 10 milioni.
Il contributo può essere riconosciuto, nella sua totalità, anche in forma di credito di imposta.
Per beneficiare del contributo è necessario presentare apposita istanza mediante procedura telematica da emanare a cura dell’Agenzia delle Entrate.
Nuovi aiuti per gli autonomi
Aumentata la dotazione del fondo creato dalla legge di bilancio 2021 al fine di esonerare parzialmente dal versamento dei contributi previdenziali lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni Inps o alle casse di previdenza.
Spetta a chi nel 2019 ha avuto un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro, ridotto di almeno il 33% nel 2020.
Aumentata la dote dei ristori per le attività montane e il turismo invernale con una quota destinata ai maestri di sci.
Disposizioni in materia di lavoro
Per le imprese con accesso agli strumenti ordinari, la cassa integrazione gratuita viene prorogata di 13 settimane da utilizzare tra il 1° aprile e il 30 giugno.
Per le imprese con accesso a CIG in deroga emergenziale e fondo ordinario, la cassa integrazione è prorogata di 28 settimane tra il 1° aprile e il 31 dicembre.
Blocco dei licenziamenti
Il blocco dei licenziamenti per motivi economici è prorogato fino al:
- 30 giugno per tutti i lavoratori di aziende che dispongono di CIG ordinaria e straordinaria;
- 31 ottobre per i lavoratori di aziende che utilizzano strumenti in deroga (le nuove 28 settimane di CIG).
Sono rese più agevoli proroghe e rinnovi dei contratti a termine: fino al 31 dicembre è possibile rinnovare e prorogare al massimo per 12 mesi e per una sola volta i contratti a tempo determinato (fatta salva la durata massima complessiva di 24 mesi).
Misure fiscali
Sono cancellate le cartelle esattoriali fino a 5.000 euro risultanti da singoli carichi affidati agli agenti della riscossione del periodo 2000 – 2010 per soggetti con reddito inferiore a 30.000.
A tal fine, sarà emanato un apposito decreto ma fino alla data dell’annullamento è comunque sospesa la riscossione dei debiti di importo residuo fino a 5.000 euro.
È prevista la definizione agevolata degli avvisi bonari da liquidazioni automatiche non spediti nel rispetto del periodo di sospensione ma elaborati entro il 31.12.2020, relativi alle dichiarazioni riferite al 2017, ed entro il 2021 relativi alle dichiarazioni riferite al 2018.
Può accedere ala riduzione chi ha registrato una riduzione del volume d’affari superiore al 30%.
Sarà la stessa Agenzia delle Entrate ad inviare la proposta di definizione al sussistere dei requisiti.
Viene prorogata al 30 aprile la sospensione delle attività di riscossione coattiva.
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